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agosto 02, 2011 - BMW

BMW Italian Open

Robert Rock si aggiudica il BMW Italian Open 2011

Franz Jung, Presidente e AD di BMW Italia S.p.A. ha consegnato il trofeo del title sponsor al 34enne inglese al termine di una giornata emozionante e combattuta sino all’ultima buca

Il 34enne inglese Robert Rock ha vinto con 267 colpi (64 68 68 67), ventuno sotto par, il BMW Italian Open presented by CartaSi disputatosi per la terza volta consecutiva sul percorso del Royal Park I Roveri a Fiano Torinese. Per la prima vittoria nell’European Tour, dove gioca da nove stagioni, Rock ha superato di un colpo il connazionale Gary Boyd (268 - 69 65 68 66) e il danese Thorbjorn Olesen (65 71 70 62), che è rimasto a lungo leader in club house dopo un eccellente parziale di 62.

Non è riuscita l’impresa a Francesco Molinari (66 68 68 70) e a Matteo Manassero (66 68 70 68), che si sono classificati entrambi all’ottavo posto con 272. Sono stati comunque tra i grandi protagonisti della 68ª edizione della massima manifestazione golfistica nazionale. I due azzurri sono stati preceduti dallo scozzese Peter Whiteford, quarto con 269, dall’olandese Joost Luiten, quinto con 270, e dagli svedesi Niclas Fasth e Michael Jonzon, sesti con 271. Grande l'affluenza di pubblico con più di 28.000 presenze, di cui seimila in ciascuna delle prime due giornate e oltre ottomila nella terza e nella quarta.

Rock, rimasto in vetta sin dal primo giro, ha iniziato con qualche incertezza, poi ha infilato sei birdie in sette buche, dalla 5 alla 11 e ha superato Olesen, che era giunto in club house con notevole anticipo. Il vincitore ha avuto un brivido alla buca 12 per un bogey, si è ripreso la leadership alla 13 con l’ultimo birdie di giornata e poi ha mantenuto il colpo di margine fino alla fine.

“Sono molto contento - ha detto al termine - e anche sorpreso per questo successo. Sapevo di dover fare diversi birdie per vincere e fortunatamente ci sono riuscito. Di fatto, la 17 è stata la buca della svolta perché non avrei mai pensato di segnare il par. Ho mandato la palla con il tee shot in bosco e ho tirato un ferro quattro come secondo colpo per uscire. Ho avuto la fortuna di superare l’acqua, riuscendo poi a fare up and down. E’ stata una settimana eccezionale, la migliore della mia carriera”.

Robert Rock’ nato a Rugeley, in Inghilterra, il 6 aprile 1977. E’ divenuto professionista nel 1998, ma è entrato nell’European Tour solo alla fine del 2003 quando, sfruttando i sette inviti di cui poteva disporre nella stagione, si è classificato 116° nell’ordine di merito grazie in particolare a buone prestazioni nel Benson and Hedges International Open (22°) e nel PGA Championship (23°). Successivamente è dovuto tornare per tre volte alla Qualifying School e dal 2008 è rimasto nel tour ponendosi all’attenzione con una serie di belle prestazioni (15 volte tra i top ten) e la partecipazione alle ultime due edizioni del Dubai World Championship, riservato ai primi 60 dell’ordine di merito. Nel 2009 è andato vicinissimo al suo primo titolo in tre occasioni, ma è sempre giunto secondo, con un pizzico di sfortuna soprattutto nell’Irish Open dove è stato superato al playoff dall’irlandese Shane Lowry, all’epoca dilettante.

A Rock sono andati i 250.000 euro di prima moneta, su un montepremi di 1.500.000 euro (200.000 in più dello scorso anno). Inoltre ha ricevuto il Trofeo BMW, il Trofeo Rolex (un pregiato orologio Rolex Oyster Perpetual Datejust) e una quantità di prodotti regionali di peso pari alla sua età offerti dalla Regione Piemonte. A Molinari e Manassero, quali primi classificati tra gli italiani, è stato assegnato il Trofeo CartaSi consistente in una carta prepagata, caricata con l’importo di 2.500 euro, utilizzabile per i pagamenti in Italia e nel mondo. E’ rimasta senza proprietario la BMW Serie 6 Cabrio destinata al primo giocatore autore di una ‘hole in one’ alla buca 15 (par 3 di 197 metri).

 “C’è un po’ di amarezza - ha dichiarato Francesco Molinari, che ha messo insieme un eagle, tre birdie, un bogey e un doppio bogey per il 70 -  però sapevo che non sarebbe stato facile. C’era bisogno di un gran giro finale per provare a vincere. Sono partito bene, poi dalla buca quattro alla sei ho mancato tre occasioni di fila, quindi è arrivato il blackout alla sette con il doppio bogey che mi ha tagliato un po’ le gambe. Ho reagito prontamente con l’eagle alla otto, poi non sono riuscito a proseguire su quella strada. Analizzando tutto il mio torneo, credo che i tre putt che ho sbagliato da un metro nel secondo giro alla buca tre e le varie occasioni sciupate oggi da quattro o cinque metri abbiano pesato sul mio score complessivo”.

Matteo Manassero, quattro birdie per il suo 68, ha spiegato: “Il punteggio si commenta da solo. Ho colto 18 green, ho eseguito 31 putt e ho chiuso con ‘meno 4’ quindi ho giocato benissimo soprattutto da tee a green come tutta la settimana. Ho però avuto qualche problema con il putter. Oggi ho provato a fare subito dei birdie ma non sono venuti perché non ho avuto grandi possibilità. Sono contento in generale e sono soddisfatto per 2/3 del mio gioco. Mi sono espresso sufficientemente bene per poter vincere la gara, ma non è accaduto”.

Alla premiazione sono intervenuti Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, Franz Jung Presidente di BMW Italia, Michele Stacca, Presidente CartaSi, Gianpaolo Marini, Direttore Generale di Rolex, Claudia Porchietto, Assessore al Lavoro e Formazione Professionale Regione Piemonte, Andrea Agnelli, Amministratore Delegato del Royal Park I Roveri, Giacomo Catano Amministratore Delegato Rcs Sport, Donato Di Ponziano presidente del Comitato Organizzatore, James Birkmyre, Director of Championship European Tour, José Maria Zamora, direttore torneo, e Stefano Manca, Segretario Generale FIG.

Il percorso del Royal Park I Roveri, disegnato da Robert Trent Jones Senior, ha mantenuto fede alle sue prerogative. E’ stato presentato in grandi condizioni, per l’ottimo lavoro degli addetti alla manutenzione, e si è confermato come nelle due edizioni precedenti dell’Open un ottimo e validissimo test.